Nel vagare in fiume fra le croci torrenziali dei miei incauti pensieri
rubati ai giorni dei miei sprovveduti sogni
T’incontrai seduta ad aspettarmi
sulla mia tomba
fra innumerevoli amori
smorti
eterea
bellezza
nel Tuo sorriso
lapidario
seducente
in etere
la fonte
di ogni amorevole cosmico piacere
incontrai in Te eterna compagna una magica inebriante silenziosa gemma
spontanea Amante
figlia dell’Amore
rea
soltanto di aver amato troppo
Dea
in cui di me persi ogni formale ragione!!!!