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NOVILUNIO DI LUGLIO

Giorni d’estate dalla bocca color ciliegio
magia d’una dea che sparge semenza lungo
la fertile terra ove crescono il pesco e l’albicocca.
Vano conoscere, scoprire se stessi i propri limiti.
Maturo sembra l’animo perduto nel dolce canto delle sirene.
L’ode del mare tremende paziente
giungono a rive inseguite da incubi cittadini
meditando su i mendici vestimenti
delle figure lasse andare per strade polverose
con in tasca note e libri, filosofie spicciole
crudeli motivi in un crescendo esplosivo
di voci e suoni tutta la città s’accorda al grido
del laido cantore ed egli vaga sale scende
su e giù per la mètro narrando amore speranza
mostrando un cheto sorriso d’interiore delirio.
Fanciulle allegre rincorse per via
spiriti affini coiti intellettivi
armonie fiabesche egli va suonando
stornelli stretti intorno alle caviglie simili a serpenti
pronti a mordere il calcagno delle giovinette.
Indossando la pelle d’un canuto fauno
zufolando motivi musicali
lasciando alfine interrogare
gli ignari spettatori sulle follie odierne sul domani incerto
su ciò che affligge il mondo in preda all’orrore della guerra
prendendo in giro se stesso e gli altri
in un rimare fraseggiare dipingere strimpellare.
Comprendere quel bene che egli contempla
un sacrificio solitario misure estro liuti discordi
fili immaginari legati a muri di pietra lavica.
Intonato tuona l’urlo delle donne
dai vicoli lunghi la lode dell’amore.
Tra bianchi e candite lenzuola profumanti di fresco
s’annusa passate passioni.
Andare scendere per strada
inzuppare al bar un cornetto in una ciotola di latte
assaporare desiderare attendere
tremanti rime l’ arrivo d’una tregua.
Spicchi di luna nei suoi occhi socchiusi.
Sentieri, viottoli percorsi in silenzio
nella storia universale tenendo in mano l’ascia e il martello.
Una fiamma illumina la via
nell’incantato bosco di cemento
ove ogni cosa sembra realizzarsi.
Si perde per contrade silenziose questo amore
verso il mare verso la riva in attesa
dell’ arrivo d’una scialuppa di salvataggio
per fuggire andar lontano.
Morire pensare d’essere libero
vivere un nuova vita
uniti nel dilemma d’una sorte figlia del deserto
clemente meritato riposo sollevando
la gonna alla morte il popolo balla
mentre il rospo nel campo saltella
sotto le stelle novelle d’estate.

 

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5 commenti:

  • carlo sorgia il 25/07/2008 14:16
    piaciuta
  • carlo monachino il 19/04/2007 16:36
    realistica e ben costruita, molto bella
  • Deborah Cavazzini il 28/08/2006 13:38
    Alcune frasi colpiscono molto. perchè è nella categoria surreale? a me sembra una descrizione molto reale, invece.
  • michele marra il 11/08/2006 08:35
    descrizione di un mese caldo ed assolato

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