E se la neve potesse cancellare tutto il male,
se affogasse i cattivi pensieri di molecole impazzite,
se fosse una coperta fresca e nuova di spiriti bollenti.
Se all’improvviso la quiete diventasse musica,
se la danza di corpi affaticati tornasse ad essere leggera,
e se le luci si trasformassero in colori.
Se il potere di un evento semplice e sincero
coccolasse il pensiero di chi è sempre tormentato,
se bastasse un fiocco bello ed elegante
a far nascere il respiro più profondo,
quello a cui talvolta non si vuole dar parola,
l’energia celeste che tutti attorno a noi sentono nel cuore.
E se i gesti cominciassero a mimare sottovoce,
se di nuovo i sorrisi non avessero rovesci,
se la meraviglia di camminare scalzi
ci accompagnasse al di fuori delle mura,
e se le lacrime di gioia cancellassero quelle di dolore.