Quando il fruscìo del vento
smuove le secche foglie,
pronte a cadere per rinascere,
torna in me la voglia di voltarmi indietro e rincorrerti,
fino alla fine del mio respiro,
per poter riafferrare il tuo umile grande amore
e portarlo nel mio petto che di te eccede...
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16 commenti:
Anonimo il 04/05/2010 17:36
Il vento, arriva e toglie il passato secco d'ogni vita. Dev'essere bello portare il peso dell'amore non come pena ma come dono, perché questo io ho interpretato leggendoti: ci sono pause e incertezze, ma la corsa verso il sentimento più nobile non merita un arresto definitivo. Perché le foglie germogliano ancora, e i polmoni hanno tanto spazio per ossigeno... e speranza
Considerando la circolare esistenza della natura in cui tutto si rinnova... in cui albe e tramonti si susseguono, il mare diventa pioggia e poi di nuovo mare e fiume e lago, in cui i secchi semi dei frutti generano altre piante e altri semi... all'infinito, ci illudiamo, talvolta, di poter anche noi rivivere la nostra esistenza, ridisegnare il nostro passato, richiamare nel presente il già vissuto e riavere un amore finito... ma segmento di luce non ripetibile è la nostra esistenza ed in essa difficile diventa ripristinare ciò che più non è... ma il tuo cuore è grande..."petto che ti eccede"... e se di esso, nell'altro, il ricordo permane... l'impossibile può diventare possibile!
Triste e tenera insieme! Brava!