Spesso il bene di vivere ho incontrato:
era l’inganno d’amor sulla soglia,
pace d’incanto che al vivere invoglia
tenace, era il seren desiderato.
Male non seppi, fuor dal presagio
che nell’effimero il bene dimora:
era il saperla soltanto un’aurora
della notte, un miraggio, era il certo naufragio.
6/06/09 – alla mia fata morgana di maggio