... darti una vita più serena
scevra d'antiche liti coniugali,
allora troppo presa dai miei dolori
centro del mio mondo
ma non del tuo.
Una spina nel cuore
mi punge oggi
al pensiero di quell'ego assassino.
Troppo tardi quando ci ho pensato
ancor più tardi quando ci ho provato.
Io vedova bianca
tu orfano di cose non dette
in quell'adolescente bisogno di parole.
Mi dici "Sei stata una buona madre"
Mi dico che potevo esserlo di più.
Perdona i miei pianti di allora
per non aver captato
il tuo bisogno d'essere ascoltato.
Sentivo, ma non ascoltavo
il tuo dolore
identico al mio
entrambi figli dello stesso parto.
Avrei voluto non indossare
vecchi vestiti d'antico vissuto
di me bambina dolente.
Quegli stracci che un dì mi furono stretti
te li ho passati ancora più cenci.
Splendido figlio, ormai uomo già fatto
non spari lamenti
e sublime mi paghi
abbracciandomi stretta
baciandomi il capo
e mi dici "Mammotta"...
... che vuol dire ti amo.