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La catarsi del dolce inganno
I
Come campana
crisalide
avvolge
una voce
notturna
che ama.
Non c’è spazio
tra torme di salme
d’ipocrite
scimmie
occasionali
per chi
non ha maschera
e accetta
il piscio
putrescente
e, prono,
a nulla ambendo
crede
non aspettare
null’altro
che tormenti
anali,
null’altro
che chiodi
e lo sprizzare
del polso suo sangue
su croci
erette al cobalto
oscurato
da nembi iemali
di basalto.
II
Il corvo
gracchia
beffardo
e deride
la purezza
di quella voce
che tenta
d’afferrarlo
con acuti
invano.
Prona è la schiena
ma l’occhio
continua a scrutare
alto
e a non accettare
il più atroce
dei mali:
l’ipocrisia
che ci fa esseri umani.
Ovunque
è impuro
l’amore
è profitto
e tale è
ogni atto
reo o pio
del fare sociale,
"sceneggiato"
pensa la voce
saggiamente
e
lo penso anch’io...
purtroppo la voce non mente.
III
Cos’altro è dunque,
l’altruismo
se non
mero egoismo?
Noi non meritiamo
di soffrire.
Ma soffriamo
tanto
e soffriremo
ancor di più.
Ma
davvero
è atroce
il soffio del vento
sulla piazza affollata?
La vista del pescare
o lo scroscio del mare
sulle banchine
d’un’antica città?
L’affetto d’un padre
e l’umore
vaginale
d'una donna che gode
con te
Il piacere
d’anima e carne
che ci sa inebriare
e far sentire divini?
e ancor di più, la sua voce?
il suo sguardo?
il suo sorriso?
Il latte materno,
i sorsi d'acqua di fonte
il riso adolescente,
il correr dei bimbi
nel parco alberato?
la magica Arte
che dell'uomo fa creatore?
Infame
è l’inganno
che v’è
nel tenero
gioco
di baci e sussurri
e dardi d'amore
effimeri forse
ma forse
non
necessariamente
condannati
ad
esser sempre bugiardi?
Maschere...
Crisalide
avvolge
l’anima più libera
e vera,
che volge
in cenere
di consapevolezza
i petali
d’un amore ideale.
IV
Abbracciare
Il mare
dell’ecumene
ci farà sognare,
non annegare;
se l’inganno
del bene
e le pene
mondanti
del male
sapremo
accettare.
Lo so:
quanto è
facile parlare.
Non è facile
scegliere
per chi ne è cosciente
tra un compromesso
vile
o l’integra solitudine
iridescente
del proprio buio
viandante.
Ignavia...
Come campana
crisalide
avvolge
una voce che ama.
Ma è una campana
di carta
la solitudine.
Cazzo,
fuori le corde!
Schiuderla
davvero è cosa vana?
Voce, inganniamoci,
se è il caso,
inganniamoci ancora
ma veramente
credendoci!
È troppo triste
lo sguardo
disilluso
di chi
vorrebbe sognare;
mille volte
l’ho visto
riflesso.
Inganniamoci
ancora
d’arte
d’amore,
d’amicizia
e solidarietà,
non ascoltiamo
la saggezza
dell’esperienza,
perché è in quell’inganno
di cuori
(che è un dolce gioco,
un dono
da guardare
con affetto
e perdono)
che forse si nasconde verità.
Il mondo
non è buono
ma dopo
morte...
voce,
tu sai che sarà?
Mischiamoci
alle trame umane
e alle loro naturali falsità…
Lasciamoci
inculare
dalla vita
e stringiamo
le dita
gentili
della mano che aiuta.
Sa bene la voce
che c’è
anche se sfugge
ai raggi diurni:
sa che verrà.
Sa bene che
chi cercherà
guardando
occhi,
occhi
ed ancora occhi,
vedrà
tra l’ordito
meschino
un’altra
pura
bontà.
E non importa
se s’illuderà.
Rinasciamo
ogni giorno
farfalle,
poi si vedrà.
15/06/09
all'amico E. V. e a me stesso
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0 recensioni:
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- grazie Vincent, davvero
- Caustica...
mordente pungente... sfrontata... amorevole... in poche parole l'Aldo... che conosco..
Bellissima Aldo... rinasciamo in catarsi... nel Giorno... poi si vedra...
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