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Io sono il Mai...
Consegnata all’oblio
occhi scuri
nascondono furie
di tempeste immani
consegnata al limbo
e nelle sue mani
Sola
unica
intonsa
Aggroviglio
medito
cavalco deserti
armo le mani
di sabbia
tra fede
e cadute…
Sospesa non voglio
surrogato non accetto
sostituita
accecata
abbandonata
al caso
Ora solo…
.. la distruzione
la rinascita
in giardini di plastica
e sorrisi di circostanza
violenti
suoni d’uragano
silenzi d’aria
dispersi in polvere
È deciso
e così sia
nell’asprezza dell’odore
di lancinante metamorfosi…
Voce non sovrasta più
montagne
petto non batte petto
parola lontana
è come eco
anemica
forzata
distorta
Soffio di mare
non convoglia più
in nessuno di quei fiumi
non carezzano anima
taglienti spine
non guardano più
direzioni di spiriti
sorgere mattino
assolato e rovente
E lacrime nascoste
sono vergogne da celare
trattenute
come oppresse
Sono io
sempre
anche senza
te
Sono io
purezza e
abbandono all’inferno
suolo sacro
di vita
e le sue sterpaglie di morte
Io sono il
Mai
e il mio universo
è nel sempre
il morire di me
con me
Accoglimi allora
nel tuo ventre
Cielo d’istanti eterni
o lasciami esser
vittima
dei miei impietosi
colpi
La lama è pronta
niente più veleno
voglio darmi all’oscuro
e tornare alla luce
della mia
dimora
Sola
unica
intonsa
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