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Attenzione ai sbilanciamenti nella fragilità dell’essere

Forse era troppo desertico il mio cuore
proiettato verso la purezza del cielo

una fonte arida
per te

per ospitare le carovane dei tuoi pensieri

Sono morti
i seni dei tuoi datteri

il mio non capito desiderato Dio

insieme a loro
i sentimenti

le oasi umane della mia vita

sotto un crudo sole implacabilmente cocente
adesso mangio la sabbia delle tue orme

 

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5 commenti:

  • olga il 23/08/2014 14:21
    Molto originale, bravo!
  • Anna G. Mormina il 25/06/2009 20:24
    ... si è fragili, molto fragili... amiamo la natura, chi ci sta intorno, noi stessi,... è così che amiamo Dio!... stupenda!
  • cesare righi il 25/06/2009 17:05
    nessun commento, solo un consiglio: non smettere di scrivere!
    Il titolo: fantastico!
  • Donato Delfin8 il 25/06/2009 16:07
    Bravò Vincè
  • Anonimo il 25/06/2009 14:17
    5stelle per originalità e intensità... da conservare e rileggere più volte

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