Un diavolo d’aria si muove
Entro di me,
prende lo stomaco, sale per il cuore,
e infine esce dagli occhi, come lacrima
intrisa di cupidigia,
cupidigia d’amore.
Spreme il cuore questo diavolo
travestito da angelo,
e se la tiene tutta per se,
la sabbia che ha afferrato
da quel mare,
come per gioco, allungando una mano
mi ha trapassato, ed ha tirato con dolcezza,
avido come me di quel che non ho.