Nel tuo ultimo lacerante niente
quando tutto in te-si è spezzato
nel buio
d’incanto appare
dal tuo forte diroccato
nella sua splendente grotta
la dolcezza di un immenso bambino
seduto sorridente giocante
Ti guarda con due occhi d’infinito amore
con i pezzi dei tuoi cubi universali
fra le gambe
intento
a ricostruire il mosaico
d’un castello d’essere
d’istanti umani divini
conosciuti solo da Lui
Sai
ne ha la concreta certezza il tuo corpo
non ti abbandonerà più
portando i tuoi tempi nei cieli
di una nuova sovrana assoluta coscienza terrestre
eterna
nel Suo divino modo di esserti Amico