Là in fondo è la strada di casa. Ancora
sarò a visitare
la mia fanciullezza scolpita nei muri, ancora
le torbide acque del fiume
vedranno comporsi le scaglie
annerite
della mia immagine ebbra.
La vedo. Già intona
per me
indecifrabili canti
utili solo al mio cuore, lamenti
di eterno passato
che porto sul palmo
da allora, da quando,
fanciulla,
fuggivo dal mondo odoroso
di auto e di cani,
sola con i serpenti.
Il tempo è già scorso.
La notte verrà sulla macchia
e la luna anelante
cercherà ancora il mio passo
incerto
sulle colline,
dove non sarò.