Mi vesto di buio e
trionfa il pallore del mio volto,
come un lampo nel chiarore della notte,
come ghiaia sui sentieri di collina.
Buio, cicatrizzi il mio dolore,
sei fango che insopportabilmente mi travolge,
senza odore, senza sapore.
Luce, mi irretisci?
ingannevole dea ammaliatrice,
mi doni l'inaccessibile illusione
di un'esistenza senza patimenti.
Luce, senza voce,
odo solo i tuoi lamenti e
mi rallegro.