Pulsa la tua assenza
nel'orologio che scandisce le ore
troppo lento, eppure
insaziabile divoratore di attimi.
Palpita nel mio petto,
spodesta il cuore, penetra nell'anima e
perpetua il palpito ecchegiante
nel pesante vuoto che lasci.
Ecco,
provo a colmarlo col pensiero di uno
sguardo, basso nella notte;
ritorno ad inondazioni di
emozioni, umide ancora di vita
straripate quando sfiorasti la mia mano.
Pulsa la tua assenza,
nelle tempie, nelle vene,
ora
al ritmo della gioia
di averti vissuta
dell'emozione di poterti
vivere ancora.