Mi delizia
il brivido che corre
nella schiena
prima dello sparo.
L’afrore della calca
che trasuda balsamo
e tossina.
L’adrenalina che
rende il ventre molle
la bocca impasta
e il passo malsicuro.
Oggi la tersa primavera
renderà l’asfalto
un nastro di velluto.
Ieri sera ho bevuto
mangiato troppo
e dormito male,
ma lo schiaffo del mattino
mi ha rigenerato
e a poco a poco
l’animale si ridesta
stira le membra
e gli artigli scopre.
Sono una belva in corsa:
tremino le gazzelle
fra le acacie.
E mentre tace la giungla
d’asfalto intorno
e ancora dorme con un filo
di bava sul guanciale,
ecco l’animale in corsa
dilatati i polmoni,
coi suoi fratelli in branco
alla caccia del tempo.