Un anno nel periodo Pasquale
mi sono recato a un Pellegrinaggio
e salendo su di un monte
tra sassi aguzzi e taglienti
una spina si era conficcata nel mio cuore.
E salivo, salivo pregando
cercavo una speranza
che da anni tormentava il mio cuore,
quando all'improvviso un dolore,
grande, immenso entrava in me.
Ho pensato a tante cose,
a qualcuno della mia famiglia
che soffriva e dovevo aiutare,
ma nella mente mia
nessun nome mi sfiorava.
Ora dopo qualche anno trascorso,
ripensando a quei momenti
ho capito finalmente il significato
di quella spina, di quel dolore.
Dovevo assumere nel mio cuore
le pene di quelli che soffrono,
di quelli che hanno bisogno
di una parola d'affetto e d'amore,
di quelli che avevano bisogno di me.
Ed io ringrazio Colei
che mi ha donato quella spina
piena di dolore e sofferenze,
perchè solo così ho capito
quello che dovevo fare per amare.