Evanescente si delinea nell'aria,
di forma irreale e fantasmagorica...
fluttuante tra il nulla e il niente,
che s'immerge artefatto tra la bruma.
È il tuo volto che mi sembra di scorgere!
Addolorato, disperato, struggente!
Come massa informe di nuvola di bambagia,
lo vedo alla deriva di un vento impetuoso,
in una memoria lontana che lo scompone,
in miriadi di altri volti... che ora assumono
sembianze di donna o di bambino,
di peccato e violente sensazioni riprese
dai neuroni distratti di un cervello
assuefatto alla consuetudine.
Il tuo volto... intriso di sangue e di pianto,
delicato, abnorme, impetuoso,
a levitare oltre un pensiero antico,
rappreso come tozzo di pane rancido,
dimenticato nella madia.