Apro la porta ed entro in un mondo diverso
già predico lo stato alterato di coscienza con quattro pinte che corrono nel mio verso,
e già so che la mattina dopo pagherò la penitenza
la diretta conseguenza, e chissà in quale fondo di bicchiere la credibilità ho perso.
Io manco entro e un bicchiere mi prende per mano, mi dice andiamo,
mi accompagna al bancone e mi dice ti amo.
Saluto tutti prima che scordo come mi chiamo, il cin
dei boccali che si alzano al cielo è come un richiamo, a cui
non possiamo fare a meno quando siamo tristi.
Quando un familiare si addormenta e non si sveglia più la mattina,
quando chi ami ti parla d' altri e tu metti la testa china,
quando il lavoro non gira e ti trovi senza una lira.
Allora il barman diventa il tuo migliore psicologo,
il bicchiere è come un pezzo di corpo che non ha limite
e darsi un limite è una fatica.
Tutti i giorni con la luna, è la mia migliore amica.
Qua dentro mi sento a casa siamo tutti uguali,
amanti della stessa cosa e dopo un po' siamo tutti animali,
ma io meno sto soprio e più sto bene perchè non penso,
per me li dentro è un'altra vita, guardo quella fuori
e mi accorgo che è piena di giuda.
Tra bancone e tavoli mi destreggio,
pure quando in piedi non me reggo, ma ho il coraggio,
contro tutti non indietreggio, ma spesso la soluzione che adotto è quella peggio.
Sto nel paese dei balocchi tra la volpe e il gatto,
vogliono che firmi con lo spillatore questo contratto,
ma non sanno che con Mr. alcolizzato ho già stretto un patto.