Ho riempito
una tazza
di spicchi di luna
petali di rosa
nettare di stelle
gocce di rugiada
ali di farfalle
sangue di cielo
lacrime di mare.
Ho versato ancora
un pizzico di cuore
scaglie d’anima
polvere di pensieri.
Ho scaldato
la tazza
con fuochi di cera
e vegliato la cottura
per notti intere.
È pronta! È pronta!
Prendi un cucchiaio
messere!
Prendi un cucchiaio!
Non temere
l’amaro della coppa.
Cosa c’è di più dolce
se non riempire la bocca
del mio elisir d’amore?
(Genova, 13 febbraio 1999)