Distese smeraldo d’alma danzante
al soffio tiranno dell’ultimo turchese
di sangue si tinge all’incalzante
scomparir di luce cortese.
Scricchiolar di voci ridenti
sotto i semi dell’onirico mare
di margherite e di fronde dormienti
della Venere campestre unico altare.
Odore di limpidi flutti
dal lontano orizzonte vocianti
addormenta l’anelito dai brutti
pensier ai dolci amanti.
(23 febbraio 1996)