Quando non resisto
scendo alla chetichella
a vedere cosa ho preso nel cesto:
e ogni volta che resto
deluso vistolo vuoto, pero` penso
meglio cosi`, che un animale rinchiuso
e` pur sempre un animale che soffre; che l'istinto
di possesso e di cattura va soppresso;
e che la belva a nuoto
libera e al largo e` per questo piu` bella.
E poi, presto e spesso
metti che un giorno tra le prede
ci sia io stesso: se allora taccio e mi rilascio
mi appartengo di piu` che se mi allaccio e fascio.
Per rallegrarmi mi dico che ti piaccio.
Per distrarmi mi gingillo colla fede al dito.
Per consolarmi mi abbraccio da solo vestito.
Per addormentarmi, mi assordo
col tuo ruggito nel registro del ricordo.
[22072009]