Il poeta e` il poligamo incallito
aperto ad ogni forma d'ispirazione;
e la musa e` l'amante
costante che conosce a menadito
la sua dispersione estetica,
l'umiliazione poetica, l'affronto
di poco o gran conto subito
da moglie o marito tradito.
Pero` se la spinta piu` forte al verso
sgorga sempre dal periodo meno terso
o piu` sofferto, la colpa e` della musa
che inquieta invece di pacificare.
Allora sull'altare
della divinita` e della creatura,
con una mossa da esperto di cultura
il poeta la musa per meta` la illude,
e per meta` la rinchiude
in una morsa di rifiuto che le frattura il lucchetto
della cintura di castita` trabocchetto.