Oggi, nella mia provvisorietà,
aguzzi scogli di pensieri
assalgono insistenti
la navicella di mia storia,
che ondeggia incerta
nel mare della vita.
Mi scuoto e, ancora
tremante di paura,
afferro il timone.
Con ardito cuore
lo dirigo nel faro
di tuo sorriso amico.
Ti trovo infine
e sollecito mi regali
attento ascolto
che sgretola
catasta ingombrante
di tormenti.
La navicella di mia vita
scivola ora leggera
in mare di certezze.
Mi rifugio
in approdo di pace,
o mio Signore!