Quando la morte verrà,
non avrà i tuoi occhi,
non indosserà il tuo vestito più bello,
nè avrà il tuo disincanto... nè la tua innocenza.
Non volerà su ali di carta colorata,
nè avrà sul volto, l'infinita misericordia di Dio.
Ora vedo soltanto bruma...
cieli immensi di fuliggine...
un mare astratto che si disperde,
e dissolve lidi astratti di melma.
Quando la morte verrà,
non avrà le labbra di fragola del mio bambino,
lo sguardo sgomento del mendicante,
non stringerà tra le mani il tuo violino...
nè avrà la pietà e la luce del perdono.
Ora sento il vento farsi gelido,
la mia voce atona confondersi...
con la cantilena di canne spezzate...
il mio respiro asincrono...
frantumarsi nel pianto che consola...
le mie mani scarne sul cuore...
a percepire... ancora lontane, le tue parole d'amore!