Tra vergini garantite e impenetrabili
dal più ardito e indigente bruco,
scansa quel DOC da un misero buco
una mano strana che prende quella marcia.
Da screanzata la povera pazza
la diede a galeotti e a maiali
senza parcelle, senza costolette
per una carezza che buca la mano
e l’ebbrezza di nome comune.
In una duna un branco di cammelli
saltano di qua e di là dentro una cruna
sopra le altre mele sepolte e immacolate
con guaine di pistole che sparano rum.
Con nomi lunghi diecimila miglia,
con libri di scuole molto dure
che quelle nere non hanno frequentato:
dove t’insegnano a marcire in altro modo.