Oltrepassando i rifiuti dalla mente rimossi
ogni tanto svuoto là
il mio abisso nell’inconscio
nel mio ampio celeste secchio di lacrime distrutte
leggo me stesso
in un dolce infinito mar dal rosso miele smossi
dove nel leggere trovo solo il mio Re ondeggiante
tutte le altre leggi miseramente affondate nel sale
persiste per esistere eterno solo l’universale eletto
in Un meraviglioso letto stellare di esseri fantastici in Amore divino