Le parole sono molliche di fragrante pane
dal profumo di paradiso
Uccelli divini impietositi
da un piccola luce
da una briciola d’innocenza
conservata dai nostri miseri cuori
Chis-sà dov’è
in quale acuto angolo del nostro corpo
terribil-mente ottuso
ci riportano
alla Casa Paterna
fuori da ogni illusione
a piedi nudi
a bere l’inebriante vino
dal seno del materno divino