scrivi il tuo nome sulla carne mia
mentre io avido dal tuo fiore
bevo il miele che da esso
come fiume in piena straripa
nella mia bocca
come radici di secolare ulivo
penetra in fondo
e dissetati dai corsi
d'acqua dell'anima mia
ora le labra tue che di polpa
di melograno il dio le volle
si aprono sul mio peccato
per berne il bianco latte
che rigoglioso da me fugge
per dipingere il tuo volto
di color perlato.