Nel grigio mattino
attendo triste il mio destino.
All'improvviso quel soffio
che mi ha sempre accarezzato
mi scuote mi percuote
e l'albero per amore
o forse per tormento
mi affida al vento.
Nell'incertezza del momento
finisce il mio tormento,
ora son libero di volare,
di volteggiare,
di lasciarmi andare,
di precipitare.
Quel soffio, mio amico,
è sparito e tra le rocce
son finito mentre vedo
mio fratello qui vicino
in quel terreno che lo ha accolto
con la cura e l'amore
di chi la nuova vita ha generato.
Ormai son arrivato
anche se il fato mi ha giocato
ma in quel volteggiare
ho potuto assaporare
della libertà l'ebrezza,
momento eterno della vita
anche se la mia è già finita.