L'odore del ginepro
cespuglio ubertoso
di bacche risolute di viola,
s'effonde nell'aria resinosa
ed esorta acute narici
affinchè il tempo adorato
non fugga al di là del monte,
e qui, ancor selvaggio
possa serbar se stesso.
Il vento che scuote il mare
geloso di solitari silenzi
s'accoppia al mordace profumo,
e irrompe negli anfratti,
negli ameni sentieri,
nei declivi arditi,
e col suo spirito errante
loda la fugace gioia,
o piange l'amaro dolore.
L'uomo conosce il vento,
lo accoglie nel suo flavo arenile
al fianco di pròdi pescherecci,
o lo sente àlgido sul viso
nel mare in tempesta,
là, ove vecchie lampare
svelano la nobile fatica
che il vento sodale,
non dissolve nel nulla.