Oh, mio bellissimo, giovane
ragazzo, che nelle notti di luna
mi parli d’amore
con la voce delle stelle,
come candido gelsomino
t’abbarbichi a me,
rete metallica
corrosa dal tempo.
Troppi anni
ci separano,
tu sei ruscello giocoso
io un lago,
dove la luna
pettina i suoi argentati capelli,
sei un rosso papavero
ed io spiga di grano
matura, che dispensa saggezza.
Come potremmo amarci?
Ho il cuore giovane,
tu mi dici,
ma il tempo impietoso
dipinge il viso,
svanirà presto la bellezza
che mi resta,
lascia che ti ami
come una madre, altro non posso darti
se non questo candido
affetto ed una preghiera
al cielo,
per farti avere presto
il tuo vero sogno d’amore.