“Cosa è successo”, mi appoggio lentamente contro il muro,
è buio e fa freddo…”ma dove sono? ”.
La luce della Luna piena filtra tra le grate del soffitto,
sono pieno di lividi e piccole ferite
vestito di jeans e maglietta trasandati.
“Come è possibile? ”
Una porta avanti a me, nient’altro.
Vecchia, malandata in ferro battuto,
cardini arrugginiti ma robusti.
Zoppico dolorante
Sento sordi lamenti giungere al di là,
intorno ho solo mattoni in pietra dall’aria cupa
un filo di luce dalla grata.
“Non posso far altro…. ”
Spingo con tutta la mia forza..
“Dio mio…” solo un sibilo e….
……
Riprendo coscienza per il frastuono,
Sbattuto contro la porta…
“Che essere…” faccio per provare a tornare
voglio scappare ma scivolo sono inzuppato
Inzuppato di sangue.
Mi osserva è abominevole.
Il suo corpo massiccio e muscoloso,
pieno di peli, fauci che brillano in penombra.
Scatta ma si arresta di colpo mostrandomi artigli
Il terrore mi rende sordo al suo grido.
Si agita, catene a polsi e caviglie imbrigliano la sua ferocia,
si agita nel breve spazio che gli è permesso di muoversi
polvere cade dai ganci appesi alla parete
che sembrano prossimi a cedere.
Rabbioso punta alla parete dimenandosi verso
ciò che sembra un quadro…
“Devo approfittarne ora che è distratto…merda”
La porta ormai chiusa non ha ne appigli ne maniglie,
disperato mi lascio scivolare con la schiena
e torno seduto appoggiato in quel mare rosso.
Osservo la belva che continua instancabile….
“Ma cos…”
Non è un quadro con cui tenta di scagliarsi,
È un vetro.. striscio lentamente per intravvedere..
Un bambino in un angolo raggomitolato stringe le ginocchia….
L’essere si avvicina a me,
si accascia dolorante su un ginocchio.
Sangue sgorga dal suo petto,
una katana dall’impugnatura raffinata
che porta dei nomi….. i nomi delle mie sofferenze
lo trafigge
… il viso malandato….
Ha uno sguardo che conosco….. è il mio
I miei occhi pieni di rabbia,
incatenato dalle sofferenze
Volge un urlo verso vetro
Quel bambino…chiuso in un angolo
il viso accenna ad alzarsi,
rosse lacrime gli rigano il viso
mentre tremante allunga la sua manina
…cerca aiuto…
Cerca aiuto è pieno di paura e tristezza
Quel viso…quel bambino
“Sono io…. ”