C’era una volta una gallina canterina
che cantava bene le arie di Rosina
le piacevano molto Mascagni e Rossini
si esibiva in teatro con due babbuini.
I tre musicisti vennero chiamati
da un noto impresario di Recanati;
misero in scena “L’equivoco stravagante”
l’opera ebbe un successo determinante
per la carriera dei giovani musicisti
che vennero considerati dei veri artisti.
L’impresario organizzò un’altra serata
nientemeno che al teatro di Macerata
mise in scena “La cambiale di matrimonio”
ma quella sera successe un pandemonio:
per cena la gallina aveva mangiato
un chilo di aglio con del cioccolato
e nel bel mezzo della sua esecuzione
si rivelò tutta la sua indigestione:
al posto dei vocalizzi tanto studiati
le scapparono due rutti non intonati.
Come se non bastasse tale figuraccia
un babbuino ubriaco perse la faccia
scivolando su di una buccia di banana
fece un capitombolo e suonò la campana.
L’opera sembrava destinata a fallire
senza possibilità di farsi applaudire
da un pubblico attento ed esigente
che avrebbe fischiato brutalmente.
Ma ecco dalla folla un applauso infinito
persino l’impresario rimase allibito
nel vedere con quanta ammirazione
il pubblico reagì all’esecuzione.