Irresistibile al richiamo,
con passo lento e cadenzato,
guadagnasti la battigia,
poi le mani sciolsero i capelli,
e un folle raggio di luna
si addensò sulla tua figura.
La risacca ti invitò ad entrare,
e senza indugi il tuo vestito fiorato
di pesco e biancospino,
cadde morbido sotto i tuoi piedi.
Il chiarore lunare illuminò,
la tua pelle eburnea,
liscia, perfetta.
Con passo leggero,
cavalcavi danzante le onde,
attraversavi il mare,
mi entravi nel cervello,
mi scivolavi nelle arterie,
voragini di desiderio mi inghiottivano.
Ma poi perché morire di passione
se le tue calde mollezze
sparivano con il tuo segreto amante?
Una notte di mezza estate,
odiai il mare.