Sussurra la strada,
ogni tanto grida.
Con uno squillo di trombe trionfale
il sole sorge veloce.
Cinguettii mentre il mondo tace ancora.
Sibila il vento
accartoccia le foglie
il mare chiacchera svogliato e sornione,
legge la mia risposta nel cuore.
Un coro di macchine perfettamente allunisono
urla disperato e in eterno,
fortissimo,
come se riuscisse a vedere e capire il mio cuore.
Frigge il dolore la sera
una voce sembra un tuono,
una carezza uno schiaffo,
schioccano i grilli,
la Luna mi guarda schiva:
"inutile che tendi la mano, non mi toccherai",
sorrido, con tenerezza per quella sorella:
"Non l'ho fatto io, ma ti senti violata.
forse non ispiri più poesie come allora,
non l'ho fatto io!"
E sussulto se picchietta la pioggia
mi scava buchi nell'anima.