Vorrei esprimere la mia rabbia,
vorrei urlare, picchiare, rompere,
vorrei fregarmene, fottermene,
di chi, di come e di quando,
vorrei esprimere me stesso,
senza giudizi, senza vincoli e senza imposizioni.
Rabbia, è quello che provo
quando penso a ciò che sono
e a ciò che mi sento di essere
pugni chiusi, mi agito al suono
della musica che esprime la rabbia
che io non riesco a tirar fuori.
Troppe regole, consuetudini, costumi,
nessuno spazio per chi non segue,
questa tragicomica comitiva di esseri,
devoti ad una vuota vita,
vuoti loro stessi
nel vuoto
del nulla.
Rabbia è ciò che esploderà in me
quando la misura sarà colma
del vuoto in cui vivo e non esisto,
Rabbia è ciò che ci vuole
per intuire la differenza tra chi pensa di essere
e chi se ne fotte.