Naufraga
tra le spire dolciastre d’un fumo bambino
inginocchiata al centro d’un morbido pomeriggio
guardo le fattezze contrastarsi
nei colori della pelle tesa
ambrata
lucida
Alla deriva
d’un pensiero costante
che brucia gli angoli nascosti delle mie dune
che si insinua perfetto tra fessure di velluto
sboccianti come belle di notte
petali
dita
capelli
fianchi
Senza un’ancora
che mi doni la minima divergente fermezza
penso all’unico approdo possibile
all’unica isola in grado ora
di nuotare con me questo liquido di sogni
La tua ombra perfetta sfiora muri bianchi
come il brivido che percorre la mia nuca
al pensiero delle tue labbra cobalto
e alla loro sete
di rosso corallo
Vago tra le tue onde mirabili labirinti
e attendo lo schianto e la pioggia
la tua essenza
e un gabbiano…