Tutti nella scatoletta
che correva come un fulmine
per le strade ghiacciate
il giorno prima di natale.
Chi dormiva, chi parlava
chi guidava...
La notte era stata rissosa:
occhi tumefatti, denti spaccati
freddo abbondante,
stanchezza per il mancato sonno
ma eravama sopravvissuti
non abbastanza per una curva
e la gomma anteriore destra
scappò via con molta
maestranza e peripizia
Non potevamo partire senza di lei,
non si poteva proprio lasciarla li,
rivolta sul selciato, a 100 metri da noi.
Che botto! Pensai...
Ci stavamo distruggendo il cervello
con questioni filosofiche-sociali.
Poveri Noi!
La peggiore vigilia di natale
con i soliti problemi con ambulanza,
carro-attrezzi, polizia, treno, soldi
e disperazione...
Che bel regalo aveva avuto quel anno:
macchina e patente, in una sola volta.
La sera mi sveglia infreddolito in un treno,
e più, tardi andai a bere vino in onore
alla sorte, al mio amico, alla sfortuna,
a tutte le ragazze belle viste in quei 2 giorni
alle mie dita dei piedi che ancora stavano attaccate.
Brindai anche in onore del mio cranio,
perchè aveva deciso di restare
attaccato e di non farsi un giro con la ruota.
e pensai, tutto storto e stanco: "Grazie natale"