La notte
nera,
quella che trapassa
le palpebre,
vibra nel drenaggio meccanico,
nei templi onnivori del mio luogo
sgorga la seta dai tuoi occhi
e bevo dalla tua oasi
infestata dalle mie rovine.
dovresti lavorarci un po' su, ha un gusto strano, ricorda la notte ed una ragazza. non ci capisco nulla di qst poesia, potrestio rifarla con cose più consone e semplici?!