Il vino,
che a voi piace tanto,
ferve ormai nei tini
e ribolle nella vostra anima
senza bollicine ma denso,
attraversa veloce la vostra bocca
si catapulta nella gola
e arriva docile nel vostro stomaco.
Proprio voi canterete
con enfasi esagerata
l'ebbrezza che questa bevanda
provoca dentro e fuori di voi
e continuerete a scrivere versi
con la stessa facilità
con cui calate dentro voi
l'ennesimo bicchiere.
Forse siete figli
di un Baudelaire minore
e vi ritrovate insieme
nei vostri bagordi serali
a passarvi damigiane
e sorridervi a vicenda,
mentre le vostre penne
consumano
inchiostro nero,
rosso, bianco, rosato...