E i giorni s’inseguirono come bambini
sovrapponendosi
carezzandosi
sentirono appena la differenza
del sole con la luna
il sospiro si ripeteva
puntuale
e nulla esisteva
intorno al regno
esso era tutto...
E non distinguo momento
da quello sconcertante
in cui l’ozono del dubbio
smise di proteggermi
e quel calore consumò le mie carni
mortali
rivelandomi la vera natura
del compiersi
Come si fa per abbellire
la creta
che si manipola finchè non riconosce
la sua giusta forma
così quella gioia mi donò la mia
quella di ali aperte al fresco del suo vento
e di capelli liberi fluttuanti il suo
mare
E non distinguo bene
ciò che mi passa ora davanti
dall’interno di questa bolla trasparente
che distorce e modifica
e isola
e allontana
Una strana pace
soddisfacente
Come il ritornato
che cammina non visto
non distinto
che non può esser nemmeno sfiorato
pena la morte d'un filo
pena l’estinzione d'un patto
aggiro vestiboli e chioschi
sorridendo a una meridiana
annuvolata
pensando a ciò che c’è
sempre
e non s’è mai
perduto.