Seminando discordie improvvise,
la dea Eri viaggiava e vagava,
continuamente arrancando per quelle vette scoscese
e dolorose mani tendeva ai passanti
ed a quanti incontrava lungo il suo cammino.
La vidi anch'io.
Nonostante i racconti di forestieri e migratori,
ella mi apparve molto più bella di quel che fosse.
Lunghi capelli corvini sulle sue spalle
ed occhi di ghiaccio a diadema di un viso solcato dal tempo.
Ma è davvero bellezza quel che infingardamente ci appare tale?
La vidi anch'io.
La incontrai e me ne innamorai.
Ma poco dopo la lasciai.