Mi ammalo di solitudine,
sono solita farlo in compagnia
mentre mi guardo le unghie sbucciate,
pensieri con i denti.
Seduta nel bel mezzo di me
mi sento specchiare.
Nel rifleso capisco che la mort non mi fa più paura
non impallidisco più,
parlando del quando, di quel impossibile allora.
È solo questione di un turno,
un posto a sedere che si libera
e ci devi andare.
Labbra dischiuse
lecco l'ultima mia frase
come un gelato di melassa.
Sgradevole argomentazione,
stucchevole menzogna, madame.