Benvenuti dentro un mondo in cui l’incanto si è mostrato
in cui l’estetica non conta, conta solo il risultato
dove la vita di una città ha tutto ciò che è reale
c’è poco spazio per i turisti, poche cose da visitare.
Le ombre dominano le luci soffuse che i lumi vogliono regalare
restano strette intorno ai muri di stampo più che secolare
neanche l’asfalto qui è al suo posto mentre il mondo ne è ricoperto
qui dominano le pietre che il passo a volte rendono incerto
E di varietà di specie umana se ne riempiono sempre gli occhi
tra musicisti, gente del posto, donne che sfidano i tarocchi
e ti rapisce il tintinnio di bicchieri su un tavolino
dove di fronte c’era lei e adesso invece l’amaro destino
Ancora lo sguardo lento si muove ad incrociar le quattro vesti
che per questi posti leggere vanno come pensieri che non confesseresti
e ti rapisce la nostalgia guardando stupito due innamorati
che noncuranti dei passanti amano e si sentono amati
Ad ogni singola festa interiore o ad una profonda depressione
sei accompagnato da un leggero brusio di voci di cui non conosci il padrone
e allora lo sguardo torna tra minigonne e giovanili signore
ed all’ennesimo tentativo di non restare senza padrone
Male che vada restano i sogni oppure l’alcool a dar compagnia
come una luce da un balcone aperto in una zona di foschia
e la sublime sensazione di riempirsi piano piano
di un’aria nuova, di un senso nuovo che ti lascia andar lontano.