Spossata dalle esigenze circostanziali
desiderosa di una fine pregressa
spezzata dall’incanto di silenzi mefitici
guardo i grappoli della memoria
rigonfi di succo rosso e oro
Rammentando poco del prima
nulla del poi
ma solo
il sempre e il suo tutto
dirompente
sento questa morte minacciare
frutti d’un sudore
estatico
la vedo
avvicinarsi lenta
e inesorabile…
Lo stupore è
esausto
lo stupore sta lasciandosi
tornare
lo stupore è solo
divelto
rammaricato
Cogetture...
L’ultimo sguardo
e il coraggio dell’isola
mi volterà la faccia
non mi vedrò più riflessa
e nemmeno avrò il privilegio
di lacrimare
insieme al cielo
il sale della mia acqua