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Metamorefiliacon (0, 5 ml)

D’un solco rosso adamantino
il sangue corrotto
adultera
il destino
e,
acquitrino,
assidera,
piangendo a dirotto,
l’acre mordente del veleno.

Alzo lo sguardo e il capo chino
a medio trotto
s’annerisce
il biancospino
e
già alabastrino
s’altera
senza complotto
del nostro amore il tungsteno.

D’un disco rosso mattutino
il suono rotto
svanisce
divino
e
vicino
dispera
un nuovo motto:
un suono limpido argentino.

Oh, verso integro bambino,
un cerotto
desidera
a sto giro
e
un posticino
considera
magari un po’ più sotto
dalla chioma della fiamma del cerino.

Dieci gocce sull’acciarino
versa di botto
e abbevera
il sospiro
Oh,
il sospiro
che riverbera
ne invaghito ne scotto
sul dolce velluto del tuo seno.

 

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4 commenti:

  • bute 76 il 04/12/2009 12:03
    Pezzo di bravura.
    Quindi bravo.

    Ti leggo,
    l'apicoltore
  • gabriella zafferoni sala il 29/09/2009 08:29
    tortuosa, ma alleggerita da una vaga sensazione di allegria da filastrocca.. filantropa
  • ANGELA VERARD0 il 17/09/2009 16:30
    concordo con loretta... originalissima... ben costruita e musicale...
  • loretta margherita citarei il 17/09/2009 14:51
    originale

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