Ti amai,
come fedele che adora
un dio splendido.
Ti amai,
come antico astronomo babilonese che
scopre una splendente stella.
Ti amai,
come anonimo poeta greco che
compone infiniti esametri.
Ti amai,
come petali di rosa
che si schiudono a maggio.
Ti amai,
come l'alba di mattine nebbiose.
Ti amai,
come le montagne che tagliano nel buio.
Ti amai con il freddo delle lame piovose.
Ti amai con la neve di dicembre.
Ti amai con il vento delle tempeste lacustri.
Silenziosamente, ti amai,
come l'assolo di quella canzone,
quei due minuti unici che
non
si ripetono mai.
Silenziosamente, ti amai,
nelle attese della sera,
nelle speranze della notte,
nei calori del giorno.
Ti amai e ti amo e
non
te lo dissi mai.