nel mezzo di due specchi paralleli,
con te che divampi
di carezze e rossori,
divengo vulgo lugubre.
La sposa dei satiri mascherati
e dalle teste intercambiabili,
non sporca il suo cammino
dato che sono io a farlo.
Alcolici profumati
s'insediano
e meraviglie oscure
attanagliano la mia visione.
Sarai tu ad uccidermi
digerendo come i serpenti