Giá
a li tiempi
e Firdinandu
u re,
Pulicinella
cu na mascara nira
comma a pesta,
tuttu iancu accungiatu,
lu suo bravo
Cabaret
facia.
E risate
tutti schiattavan,
ancu u re
chiachiellu,
che n´assu
nun capeva.
Sei scusatissima, tra l´altro la mia Pulicinella é quella ai De Filippo, soprattutto Eduardo De Filippo, e la storia in questo caso poco mi interessa. Ad ogni modo non vedo un riferimento alla poesia stessa in quanto tale.
pulcinella, di acerra non di napoli, nel 1600 prese forma come maschera, durante il periodo della peste, emigrò in francia, alla corte del re sole, a causa delle severe leggi che regnavano negli stati che frammentavano l'italia del tempo, comeso il papato, infatti chi recitava non aveva diritto ad una sepoltura cristiana, veniva sepolto in terra sconsacrata, emigrò anche per la carestia e la peste, non si asservì al re di francia, in quando in cambio di benefici, pretendeva che pulcinella recitasse solo le opere gradite al re, girò tutta l'europo è conosciuto anche in russia, pulcinella è ironia e libertà.