Non parlatemi più
di confini di frontiere
di patrie di stati di nazioni
frantumano l’essere della terra
il cielo dal sole
il mare dai monti
l’uomo dalla sua universale natura
seminando solo cicatrici insanabili di desolazione di miseria di morte
sono il tetro specchio
il riflesso di noi stessi
frantumi di libertà
in perdita di umanità